sabato 3 dicembre 2022

Anche Marco impara a leggere da solo

 Secondo racconto: anche Marco imparò a leggere da solo, al punto che l’insegnante dell’asilo Santarelli, Angela raccontava che i suoi compagni, quando lui leggeva loro le favole dai libri stavano molto più attenti di quando li leggeva lei. 

Le mie amiche- erroneamente -commentavano: < per forza tu sei un’insegnante>, ma io replicavo loro che non avevo mai fatto niente per forzarlo, ma che spontaneamente lui chiedendo soprattutto al nonno, aveva imparato e faceva la lettura “globale” primo metodo per l’approccio di apprendimento ( un esempio: riconosceva il logo INA assicurazioni nel calendario e in una agendina) 

La direttrice didattica che avevo quando facevo il doposcuola alla Manzoni, lo visionò ed arrivò alla stesso suggerimento che la maestra Epulia fece a mia mamma: frequentare la prima elementare  un anno prima. 

Io rimasi sorda a questo suggerimento perché ripensando al mio iter scolastico, pur brillante sul piano del rendimento, mi vedeva sempre la più piccola fisicamente e la meno matura quando le mie compagne alle magistrali parlavano già di ragazzi che a me non interessavano affatto. Per giunta anche Marco aveva in fisico da scricciolo ( pensare che FISICO lo è poi diventato) e pensai bene di lasciarlo frequentare  normalmente le scuole con i suoi coetanei. Il problema si  ripropose in quarta elementare, quando la sua maestra mi chiamò per dirmi che se gli avessi fatto fare l'esame di quinta, per saltare un anno, lo avrebbe superato brillantemente.

Evitai anche questo, lasciandolo tranquilo nella classe con i compagni 

Particolare simpatico : la prova che non gli avevo insegnato nulla, era che quando la maestra gli dette il compito di scrivere il corsivo quando i suoi compagnoi ancora apprendevano lo stampatone sbagliava tutti "ganci" Gli scrissi perciò in un foglietto lalfabeto tutto agganciato. come da foto



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