lunedì 20 novembre 2023

2-Tema: Educazione morale, civile e fisica

Tema 3

l'educazione morale è il presupposto dell'educazione civile e si completa con l'educazione fisica.

 L'educazione civile infatti parte dai germi di quella formazione morale che il fanciullo ha acquisito in famiglia, prima ancora di accedere alla scuola.

 in famiglia si conservano i valori tradizionali che si trasmettono di generazione in generazione questi valori plasmano il carattere del bambino che porta a scuola i riflessi della vita di famiglia in tutte le sue manifestazioni preziose, che rivelano il bambino al maestro.

 valori familiari non sempre sono buoni. Talvolta la famiglia è scuola di gretto egoismo, di punti di vista particolari di superstizioni in definitiva.

 In conseguenza di ciò il maestro riceve talora elementi di difficile educabilità, soprattutto interessi come questi, nei quali istintività, rozzezza di carattere e dei comportamenti, la rilassatezza dei costumi e la indulgenza alla colpa sono penetrate in molte famiglie. In tali casi il bambino porta nella scuiola il fermento di una diseducazione che bisogna combattere ma anche quando la famiglia è un ottimo strumento di educazione ed il carattere del bambino è avviato formazione secondo i più sani principi morali dell'onestà, del rispetto persone e dei beni altrui, il maestro deve pur sempre riprendere il problema dell'educazione e svilupparlo completando l'educazione morale ricevuta in famiglia, con l'educazione civile. La famiglia che ha svolto in questi casi positivi felicemente il suo compito viene integrata sul piano della patria e della umanità, l'alunno viene condotto a riflettere sull'esistenza e sul valore di entità sublimi. come patria e umanità, lontane dalla esperienza diretta dell'alunno, ma non serto estranee all'uomo, appena si allargano gli orizzonti degli interessi della sua vita.

Ci si può arrivare partendo proprio dall'ambiente familiare e attraverso la scuola(  famiglia più grande ), non più unita da vincoli di sangue,ma da vincoli più spirituali. Nella scuola per la prima volta il fanciullo ha una guida, un capo che non è il padre e che pure fa per lui quello che farebbe un padre coscienzioso, consapevole dei suoi doveri e che vuole la sua vera formazione morale, intellettuale e fisica E' un clima nuovo quindi quello nel quale il fanciullo viene a trovarsi a scuola, organizzazione non più basata sugli affetti che cementeranno la vita familiare, ma sulla ragione che svela più nettamente che in famiglia, i concetti di bene e di male, che rivela i doveri e i diritti e mette in gioco  la prima responsabilità del fanciullo. Responsabilità dunque del fanciullo, nel fatto educativo attraverso la libera conversazione, discussione, libere scelte, libere attività.

 Ma perché questo avvenga, grande viene ad essere la responsabilità che anche da parte del maestro, che sa benissimo che l'educazione civile, non si impara per sermoni, ma con la pratica di tutti i giorni, coi motivi tratti dalla organizzazione della vita della scuola, dal lavoro, dalle difficoltà incontrate.

 I doveri familiari sono in embrione i doveri sociali ( famiglia piccola, società grande), anche perché si fondono sul riconoscimento di un autorità ( genitori ). Nel quadro civile e nel regime democratico particolare, al posto del padre vi è la legge, ma perde il carattere coercitivo, perché ciascuno è responsabile della legge, pur non personalmente, ma attraverso i suoi rappresentanti. Mostra con l'accettazione la scuola è mediatrice del passaggio tra autorità paterna a quella della legge. Le occasioni che sorgono a fornire lezione di vita sono frequentissime nella scuola, quando essa non è chiusa alla vita e non è retta a carattere autoritario. L'abilità del maestro sta proprio nel valutare le situazioni favorevoli per portare gli alunni a comprendere che la libertà si assicura con il rispetto delle leggi, liberamente accettate.

 La coscienza morale perfeziona le proprie esigenze, comprende la necessità di abbracciare la legge per il bene suo e degli altri per l'esigenza lavoro,( regolamento su un gioco,lo rispettano meglio di una legge imposta )   

 Fisico aspetto della personalità umana.

 Nell'ambito dell'educazione e del vivere civile, si mira soprattutto ad ottenere che il fanciullo prima e l'uomo dopo, abbia il massimo rispetto per l'uomo e raggiungere la meta che suo simile come uomo e come cittadino si vuole conseguire il risultato che il fanciullo e l'uomo abbia o guadagni un senso di viva tolleranza delle persone, non come le vorremmo, ma come sono ( tolleranza più elevato ) stabilendo i migliori rapporti possibili e delle idee che professano a ottenere che il fanciullo e l'uomo cooperi col suo simile sia scelta spontaneamente sia obbligata dal lavoro.

 Ed. civile: non si può impoverire di un contenuto umano con  lo staccare da essa l'educazione fisica. Ovviamente non si può staccare l'educazione civile da quella fisica, senza togliereun valore umano.imposizione del dominio di sè.

L'ed. fisica non deve consistere nella cosiddetta ginnastica, ( lezione obbligata per fini obbligati )la quale si riduce in pochi sforzi che non portano molto avanti il potenziamento del fisico e il relativo esercizio della volontà Ed Fisica anche regola di vita, modo dinamico e serenodi vivere, per il quale bisogna piuttosto astenersi da cibi e bevande nocive per la salute. Vincere la pigrizia mattutina, combattere abitudini viziose, praticare vita all'aria aperta; divertimenti ed esercizi sportivi praticati attivamente vera e valida ed. fisica e morale.

 L'ed. fisica non potrà mai essere praticata completamente nella scuola in cui solo si abbozza una possibile disposizione alla vita sportiva ( buttare germi, avviare attività ) essa fa parte di quel complesso unitario che va dalla ed. morale, a quella civile e che si realizza attraverso tutte le attività nelle quali è impegnato l'alunno nella scuola e nel tempo ( attività pilota ). L'ed. fisica è l'attuazione pratica dell'igiene fisica ed elementare.. Acquisisce attraverso le norme di comportamento di vita vissuta. Lo studio dell'igiene non serve se non si inserisce all'educazione fisica e a tutte le attività che impegnano il fisico e la mente nei suoi diretti riflessi sul fisico.

 Il valore educativo dello sport si salda comunque con le finalità proprie dell'ed. fisica e morale, quando esso riesce a diventare palestra per l'esercizio della lealtà  della legge intrinseca ad ogni gioco., del saper perdere , della modestia nella vittoria, della virtù sempre. Un elemento importantissimo nella pratica dell'ed. fisica è il lavoro se è manuale e fatta di movimenti e di sforzi che se rispettano le norme dell'igiene ( fisica e mentale) riescono molto molto utili nell'ed. globale dei fanciulli. Ovviamente tutti i movimenti devono essere saggiamente coordinati tra loro, oper riuscire validi ai fini educativi ( movimenti irrazionali disperdenti energia ) inoltre devono far parte  delle attenzioni del maestro in ordine all'ed. fisica, anche le considerazioni intorno all'impegno, allo spreco di energie che lo studio comporta e quindi alternare gli esercizi fisici al lavoro ( preventivo fisico) alle attività intellettuali vere e proprie , che sono per loro natura più impegnative e più usuranti del sistema nervoso. Da ciò deriva la necessità di un orario delle varie attività ben impostato di cui giusto alternarsi tra impegni psichici e attività motorie , di una costante attenzione alla pulizia m a anche alla temperatura dell'aula. L'ed. fisica ha anche valore estetico indubbio per il coordinamento armonico e la grazia dei vari movimenti delle varie parti del corpo e per il portamento dignitoso, ritmici e danza.

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