lunedì 29 marzo 2021

Programmi didattici

visto il prolungarsi della "chiusura" causa il COVID-19, ho individuato un altro passatempo: trascivere in questo blog tutte le mie programmazioni scolastiche che ovviamente conservo in cartaceo, allo scopo di tramandare un po' più organicamente ciò che è stata la mia attività didattica. di alcune annate conservo anche la relazione mensile delle attività intraprese. 

provo qui ad elencare gli anni di insegnamento cominciando dal mio esordio in Villafranca, doposcuola del Patronato scolastico, dal 1° febbraio 1968 allo scoccare dei miei 20 anni. a fine mese conquistai anche la patente, presentandomi come privatista: miei istruttori nell’ordine furono mio babbo, Roberto e Silvano, con la cui auto feci lesame di guida, essendo vietato presentarsi con la 500 che io invece possedevo.

1968: Villafranca doposcuola.

1969: Vecchiazzano doposcuola dalle suore.

1970 A. Manzoni, doposcuola Patronato

1972 A. Manzoni doposcuola Patronato

1973 A. Manzoni doposcuola Patronato

1974 non ottengo il doposcuola, perchè incinta di 8 mesi al 2 dicembre 74

1975 A. Manzoni doposcuola

1976  A. Manzoni doposcuola Patronato

1977  A. Manzoni doposcuola Patronato

 1978 entro nel ruolo insegnanti scuola materna Gambettola

1979

Gambettola Budrio

1980 ass. provv. Terra del Sole

1981 1990 sede definitiva a Dovadola

tutto si interrompe quel fatidico 12 novembre 1990 ( S. Renato Vescovo) quando lo scontro frontale con un auto che in seconda posizione sorpassava la corriera di linea alle 14,40, dopo la mia uscita da scuola.

venerdì 26 marzo 2021

 Forlì, a casa mia 25 marzo 2021.

Questa volta ho ammazzato la noia da chiusure per COVID in zona rossa, assemblando due tipi di perline accomunate dal color bronzo. 



giovedì 11 marzo 2021

Collane con bottoni in tinta














 

Intarsio su LINOLEUM

Doposcuola scolastico a Vecchiazzano anno 1968-69 ( più di 50 anni fa).  
Tra le tante attività artistiche mi cimentai a introdurre i miei scolari dalla terza elementare alla quinta, alla tecnica delle stampa con matrici di linoleum, che con sgorbie taglienti veniva scavato. Si passava poi con un rullo un inchiostro nero da tipografi e apponendovi la carta sopra, si otteneva una immagine speculare.Le matrici stesse poi furono colorate nei vuoti, per renderle quadretti graziosi per la mostra di fine anno.